Lolita, l'orca prigioniera.

11.08.2020
@ilariamariagiulia
@ilariamariagiulia

A tre anni nuotava libera a Penn Cove, al largo dell'isola Whidbey, insieme alla sua mamma. Poi la cattura, e il successivo trasporto fino al Seaquarium di Miami, dove tutt'ora trascorre la sua vita nuotando in circolo in una vasca, dopo quasi 50 anni di prigionia.

@suffering4selfies
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Da animale è passata ad essere un giocattolo, un'attrazione turistica, una tavola da surf vivente che viene cavalcata e addomesticata per la gioia di molti spettatori, che pagano per vederla.

Inizialmente condivideva la vasca con un'altra orca, un maschio di nome Hugo, che non sopportando lo stress della prigionia si è suicidato nel 1980 a furia di testate contro il bordo della vasca.

Rimasta sola, ha dovuto affrontare un'altra sfida (oltre allo stress quotidiano che la sua condizione le causa): l'uragano Irma. Quando questo Uragano ha colpito la Florida, infatti, a differenza di alcuni delfini che condividevano con lei la vasca, non è stata trasportata al sicuro. Lo stadio è in parte crollato, ma lei è sopravvissuta.

Da anni migliaia di persone si battono per ottenere la sua liberazione. Ci sono state manifestazioni, e sui social sono nate molte pagine dall'hastag #freelolita. Gli attivisti si appellavano al fatto che l'orca fosse stata catturata in una zona appartenente alla tribù di Lummi, che, secondo un trattato del 1855, ha il diritto di tutela su tutto ciò che si trova nell'area. Ma la Corte  federale, alla quale si erano appellate People for the Ethical Treatment of Animals, The Animal Legal Defense Fund e Orca Network, ha risposto che nell'acquario il benessere dell'orca non è minacciato in alcun modo, e che lei rimarrà lì.

@wendydebeck
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Dunque per la povera Lolita sembra non ci sia nulla da fare, ma questo non ha fermato le proteste.

Pur essendo io totalmente d'accordo con le motivazioni degli attivisti "gli animali per essere felici devono essere liberi!", non posso non porgermi una domanda: Lolita, dopo 50 anni di prigionia, saprebbe riadattarsi alla vita in natura? Saprebbe cacciare il cibo? Riuscirebbe a sopravvivere?

La risposta, sinceramente, non la so. Non sono uno studioso del comportamento animale, né tanto meno un esperto di orche.

La mia speranza è che Lolita venga rilasciata e riesca a tornare a vivere nel suo ambiente, insieme ad altre orche, ma non so quanto sia realistica.

@earthlyalice
@earthlyalice

STOP AGLI ZOO E AI PARCHI ACQUATICI!

Quando visitiamo uno zoo, o come in questo caso, un parco acquatico, la nostra impressione è quella di avvicinarci alla natura e agli animali. Ma non è così. Zoo, parchi acquatici, circhi con animali sono solo il triste e crudele tentativo dell'uomo di ingabbiare la natura e tenerla a disposizione, come un film che tutti possono vedere tutte le volte che vogliono. 

La natura, quella vera, ha i suoi tempi, i suoi disastri e le sue bellezze. E lo stesso vale per gli animali, con i loro istinti, il loro carattere e la loro incredibile bellezza.

Se andiamo a fare una gita in montagna, una visita ad un parco riserva naturale, o un'immersione al mare, sempre nel pieno rispetto dell'ambiente, o se guardiamo un documentario, allora sì che possiamo apprezzare veramente il mondo naturale e gli animali selvatici.

Gli animali che vediamo negli zoo e nei parchi acquatici o circhi, invece, sono dei burattini, da usare in un teatrino per tirare su soldi. Con la semplice ma sostanziale differenza che mentre un burattino è un oggetto, gli animali sono esseri viventi. E soffrono.


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