L'Energia della Pace: motore del Mondo

10.03.2022

"Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio." 

GINO STRADA

La guerra degli ecosistemi

Attualmente, migliaia di persone stanno combattendo una guerra. Nessun fucile, però. Nessuna bomba. Nessun soldato richiamato alle armi. Ma i morti e la distruzione, quelli ci sono. Non ci sono nemici in questa guerra. I tuoi vicini ne soffrono quanto te, o ne soffriranno a breve. Anche gli abitanti dei Paesi lontani, se non lo stanno già facendo, presto inizieranno a combattere. 

E' la guerra contro il Clima, o meglio contro i suoi cambiamenti estremi. Eventi climatici estremi che altro non sono che una conseguenza dell'impatto ambientale che gli uomini, chi in misura molto maggiore, chi in parte estremamente minore, hanno sul Pianeta.

250 tonnellate di carbone, 1000 barili di petrolio, 105 000 metri cubi di gas: sono queste le quantità di combustibili fossili che vengono consumate globalmente ogni secondo. Per non parlare dell'inquinamento dovuto ai rifiuti, gassosi (come la CO2), liquidi (oli, pesticidi, liquidi tossici), solidi (plastica, microplastica, materiali non degradabili). Per non parlare dell'urbanizzazione incontrollata, della deforestazione, del bracconaggio. 

Tutto questo ha un peso sul Pianeta, sugli ecosistemi. Ecosistemi distrutti, bruciati, inondati, dove piante e animali perdono la vita. Dove specie si estinguono. Dove spillover e pandemie si generano. Dove le persone non trovano più sostentamento. Dove le aree calde diventano deserto e la vita non è più possibile. Dove i villaggi e le città vengono inondate. Dove le acque sono contaminate e i bambini muoiono. Dove le disuguaglianze di genere risultano ancora più evidenti e insormontabili.  Dove le api non ci sono più e neppure la frutta da mangiare. Dove le persone o scappano o muoiono. 

Questa è una guerra. Una guerra che paradossalmente per ora colpisce prevalentemente i popoli che hanno inquinato e consumato di meno, ma che presto entrerà nelle vite di tutti noi.

|La mappa dei paesi più a rischio di cambiamenti climatici| (foto: Marcantonio et al, 2021, PLOS ONE (CC-BY 4.0, creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
|La mappa dei paesi più a rischio di cambiamenti climatici| (foto: Marcantonio et al, 2021, PLOS ONE (CC-BY 4.0, creativecommons.org/licenses/by/4.0/)

La guerra delle risorse

Tuttavia, una soluzione alla guerra degli ecosistemi c'è, e parte dall'Energia. All'energia derivante dai combustibili fossili possiamo sostituire il solare, l'eolico, l'idroelettrico. Sono energie verdi, rinnovabili, inesauribili, che non producono calore ma elettricità (quella che usiamo tutti i giorni), i cui costi si stanno abbassando e la cui produzione creerebbe nuovi posti di lavoro che compenserebbero e addirittura supererebbero quelli persi nel mondo dei fossili. 

A differenza della fissione nucleare (che crea scorie radioattive per migliaia di anni pericolose per persone e ambiente, che aumenta il rischio dello sviluppo di bombe nucleari e che amplifica le disuguaglianze tra gli Stati) le tre rinnovabili viste prima sono alla portata di tutti i Paesi. 

Un'ottima e responsabile gestione di tali impianti, e la loro creazione in sintonia con i diversi ambienti naturali o contesti urbani, porterebbe i Paesi in via di sviluppo verso una crescita sostenibile, e i gli altri Paesi a una riconversione in tale senso.

Anche qui, però c'è un limite: la Terra. 

Pannelli solari, pale eoliche, batterie, centrali idroelettriche devono essere costruite. E per costruirle servono i materiali. Materiali che spesso rientrano nelle "terre rare", ovvero elementi della tavola periodica non troppo abbondanti in natura (come ad esempio il Neodimio o il più conosciuto Litio), e distribuiti in modo ineguale nel Mondo.

Ma la soluzione c'è. Consci dei limiti che la Terra ci pone, possiamo usare tali elementi con moderazione, evitando sprechi e consumi sfrenati, riciclandoli.

E, soprattutto, possiamo condividerli. Possiamo estrarli in modo etico e sostenibile (rifiutando qualsiasi forma di lavoro minorile o sfruttamento dei lavoratori e rispettando alla lettera tutte le norme ambientali) e metterli a disposizione di tutti i Paesi. Possiamo collaborare e aiutarci. 

Per farlo, però, serve la Pace.

|Mappa della distribuzione delle Terre rare nel Mondo| Corriere.it
|Mappa della distribuzione delle Terre rare nel Mondo| Corriere.it

La guerra dei popoli

Eccola, la guerra. Quella che nell'immaginario collettivo è spaventosa e che nella realtà è anche peggio. Quella che vede soldati, spesso giovani coetanei, spararsi addosso per volere di qualche "potente" della Terra. Quella dove le bombe distruggono ospedali, scuole, case. Quella che vede famiglie separate a forza, profughi che cercano di scappare correndo sotto le bombe. Quella che ai piani alti è tutta teorica e strategica ma che sul campo squarcia vite, volti, storie. Che distrugge i monumenti e offusca le memorie. Che soffoca le speranze sotto la polvere delle macerie e che toglie futuro alle bambine e ai bambini.

L'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, conflitto che, come ogni guerra, è ingiustificabile e terribile, ci ha costretto ad aprire gli occhi su una realtà che non volevamo e forse ancora oggi non vogliamo vedere: il Mondo è pieno di popoli in guerra. 

Milioni di civili soffrono le dirette conseguenze di questi conflitti aperti per le più disparate ragioni- territoriali, economiche, energetiche, religiose... -ma che hanno sempre un'unica conseguenza: la morte. 

Morte e dolore accompagnano le vite di troppe persone che, in assenza della guerra, potrebbero tornare ad amare, a viaggiare, a studiare, a sperare. E che invece devono costantemente cercare di sopravvivere.

|Le guerre nel Mondo| LimesOnline.com
|Le guerre nel Mondo| LimesOnline.com


Come possiamo sperare di costruire un Mondo pieno di energie rinnovabili, di collaborazione e armonia con la natura e gli altri viventi se ci voltiamo dall'altra parte davanti a conflitti che vedono coinvolti solamente noi umani?

L'unica vera energia di cui abbiamo bisogno, adesso, è l'Energia della Pace. 

E' gratuita, non produce scorie ma vite, e, soprattutto, è illimitata e rinnovabile. Non ha bisogno di "terre rare" per essere prodotta, ma di parole, dialogo, aiuto reciproco, libertà, amore, speranza.

Poi, una volta accumulato questo bagaglio energetico, solo allora, potremo partire e ricostruirci.


L'Ispirazione per scrivere questo articolo è stata tratta dall'ascolto di una conferenza del professore di Chimica Generale ed Inorganica all'Università di Bologna Vincenzo Balzani, che ringrazio per aver saputo esporre così chiaramente le innumerevoli interconnessioni tra Energie Rinnovabili, Sviluppo verde e Pace.

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