La plastica è OVUNQUE!
Quante volte da bambini, costruendo castelli di sabbia sul bagnasciuga al mare, la paletta, il secchiello o gli stampini di plastica sono stati trasportati in acqua dalle onde?
Sul momento, il vostro più grande problema era aver perso il giocattolo, ma se aveste visto queste immagini, forse non sarebbe stato così.

Questa è l'isola di plastica che ogni anno si espande nelle acque del Pacifico. Dal 1950 ad oggi sono state prodotte 8 miliardi di tonnellate di plastica, il 90% di queste non è mai stato riciclato ed è perciò stato disperso nell'ambiente.
L'estensione è pari a 3 volte quella della Francia, e continua ad espandersi.
A comporla sono in parte reti da pesca (che causano già molte vittime in mare, e poi continuano la loro carneficina sgretolandosi in micro-plastiche), in parte oggetti di uso comune.

Se pensi che la cosa non ti riguardi, ti sbagli, per 2 motivi.
Il primo è che probabilmente, nel tuo piccolo hai contributo anche tu alla formazione dell'isola (anzi, delle isole, dato che quella nel pacifico non è l'unica) gettando qualcosa per terra o non riciclando la plastica.
Il secondo riguarda l'alimentazione. A parte le tartarughe che scambiano le buste di plastica per meduse e se ne nutrono, anche gli altri animali marini si cibano della plastica. Infatti la plastica non si decompone mai del tutto, ma si "sbriciolano" in particelle più piccole, chiamate micro e nano plastiche, che vengono assorbite dagli animali marini come se fosse plancton.
La plastica è quindi entrata nella catena alimentare, e più di una volta sarà arrivata anche sul tuo, di piatto (e magari era di plastica pure quello).


Ma come porre fine a tutto ciò? Riciclare aiuta molto, ma non basta! NEL PROSSIMO ARTICOLO INDICHERO' VARI METODI PER SOSTITUIRE LA PLASTICA.

